Il Gioco dell’Assassino: un thriller d’azione con sfumature romantiche e uno stile vecchio stile
Il regista JJ Perry consegna il suo secondo lungometraggio, Il Gioco dell’Assassino, un thriller d’azione che si propone di essere un racconto di intrattenimento ma non riesce a prendere in considerazione il suo tema principale. La storia è incentrata su Joe Flood, il miglior killer su commissione di sempre, interpretato da Dave Bautista, che scopre di avere una malattia terminale e decide di rompere con la sua ragazza, Maize, interpretata da Sophia Boutella, per prendersi un colpo e lasciare a lei il suo considerevole pagamento dell’assicurazione sulla vita.
La premessa concettuale sembra interessante, ma la realizzazione del film è piuttosto incoerente. Il lavoro di Flood è raccontato in modo piuttosto superficiale, senza approfondimenti sulla sua personalità o sul suo passato. Il film si concentra più sulla sua attività di killer che sul suo carattere, facendolo apparire come un eroe senza complicazioni.
Le scene d’azione sono generalmente divertenti, con un’ampia varietà di situazioni e un’energia molto alta. Bautista ha i movimenti rigidi e la forza sovrumana di un Terminator, ma è ancora eccellente come sempre. Tuttavia, i dialoghi in questo film sono per lo più orribili, con battute ripetute e un linguaggio troppo banale.
Il film sembra essere due film cuciti insieme in modo maldestro. Da un lato, ci sono scene d’azione intense e scene romantiche, dall’altro, ci sono scene di combattimento e scene di morte. Non c’è una vera coerenza tra le diverse parti del film, il che rende difficile seguire la storia.
La recitazione è generalmente solida, con Pom Klementieff che fa una breve apparizione come una spogliarellista e Terry Crews che interpreta un ruolo di mercenario. Ben Kingsley è interessante come facilitatore e unico amico di Flood.
Il film ha un ritmo strano verso la fine, con Flood che affronta un esercito di mercenari. I personaggi continuano a richiamare l’attenzione sulle differenze tra la loro attività e quella di Joe. Certo, entrambi uccidono persone per soldi, ma gli assassini hanno un senso dell’onore molto incoerente e un senso del brio molto coerente. È come se il film stesse cercando di costruire un tema, ma non riesce a trovare il messaggio che stava cercando.
In sintesi, Il Gioco dell’Assassino è un thriller d’azione con sfumature romantiche e uno stile vecchio stile, ma non riesce a prendere in considerazione il suo tema principale. La recitazione è generalmente solida, ma i dialoghi sono orribili e la storia è incoerente. Se il tuo cuore rimpiange i giorni della violenza sconsiderata e degli assassini artificiosi, Il Gioco dell’Assassino sarà il tuo film dell’anno. Se vuoi un po’ di sostanza, stai giocando la partita sbagliata.
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